Con questo post termina il percorso che mi ha portato a scoprire ed indagare sotto una miriade di aspetti l'oggetto "maschera". Questa storia ha avuto inizio con la definizione di un luogo, scelto per la sua importanza storica ma soprattutto per le mille storie che ha da raccontare. La definizione degli oggetti, che caratterizzano questo luogo è servita ad avere un riscontro più pratico e materiale che potesse avvicinarmi al percorso conoscitivo di un oggetto specifico. Il libro e il film legati al luogo scelto sono invece stati utili a collocarlo in realtà e ambientazioni che uno non si aspetterebbe, contribuendo ad accrescere la magia che aleggia al di sopra di quel fantastico sito archeologico, enfatizzata ovviamente dal mito e dalla storia del nome. Da qui in avanti l'attenzione si è spostata sulla cosa prescelta, ovvero la maschera. Per conoscere davvero un oggetto bisogna sapere come si chiama anche in altre lingue in maniera tale da avere la consapevolezza di come esso viene definito al di fuori del luogo di origine e poter apprezzare la presenza di citazioni e proverbi che lo riguardano da vicino. Una volta che si inizia a prendere confidenza con l'oggetto ci si può concentrare sulle varie evoluzioni che esso ha avuto nel tempo, sia per quanto riguarda i materiali utilizzati per fabbricarlo, sia a livello semantico e di cambiamento di funzione. L'analisi più pratica della cosa si è conclusa con la definizione di un'anatomia dell'oggetto, suddiviso nelle sue principali componenti, per lasciare spazio a collegamenti più fantasiosi e più interessanti dal punto di vista dell' "effetto sorpresa" e della curiosità. Questi collegamenti cercano di inserire l'oggetto in contesti che sembrano non appartenergli o per lo meno che non vengono propriamente collegati ad oggetti di questo tipo: è a questo punto che si è iniziato ad indagare come la maschera potesse diventare un simbolo o quale aspetto avrebbe avuto in un'ipotetica versione futuristica o addirittura a come potesse rientrare nell'ambito culinario. Per fare ciò è stato anche necessario definire alcune mappe concettuali utili ad avere un quadro più chiaro dei possibili collegamenti da fare.
Risulta straordinario come un solo oggetto riesca ad essere reso protagonista in maniera coerente in tantissimi ambiti differenti come possono essere l'arte, la musica, i fumetti, la letteratura, il cinema, la filatelia, numerologia etc.
In maniera un po' giocosa ho anche provato a definire un personaggio che potesse fare da testimonial alla cosa e a delineare delle possibili linee guida per la progettazione di un museo della maschera. Infine ho concluso con la creazione di un ABC della cosa, cercando di collegare alla maschera una parola per ogni lettera dell'alfabeto, scoprendo dei collegamenti inaspettati e ricchi di fascino.
Alla luce di tutti questi ragionamenti sicuramente non guarderò più la maschera presente in casa mia con superficialità e non guarderò più con superficialità nessun oggetto; dietro ogni oggetto ci sono infinite storie ed infinite possibilità di scoprire concetti nuovi ed interessanti, basta imparare a guardare le cose da un'altra prospettiva e con un occhio più attento.