mercoledì 27 novembre 2019

#12_I MATERIALI DELLA MASCHERA

 La maschera nel corso del tempo è stata fatta con qualunque tipo di materiale; le prime maschere probabilmente, quelle degli uomini preistorici, erano addirittura fatte con pelli di animali e peli e avevano lo scopo di donare a chi indossava il travestimento forza e abilità fuori dal comune. 

Qui di seguito un Elenco dei principali materiali con cui può essere costruita una maschera, con qualche informazione sugli usi più comuni e sulla storia legata alla maschera fatta con quel materiale.

Maschera di pietra risalente a 9000 anni
Questa maschera è stata ritrovata in Cisgiordania e appartiene al periodo nel Neolitico ed è stata realizzata scavando un blocco di calcare giallo-rosato. Secondo i ricercatori poteva essere applicata con lacci a un volto umano oppure appesa a un palo, forse per scopi propiziatori.


Maschera ghignante fenicio-punica in terra cotta; ritrovata a Mothia, VI sec. a.C.

Queste maschere erano talismani, cioè guardiani del sepolcro o del tempio (e anche forse delle case degli uomini), in quanto, col loro aspetto orripilante, spaventavano gli spiriti maligni, che così non potevano nuocere. Non venivano messe sul volto del defunto ma per terra ai piedi del sepolcro.


maschera funebre in lamina d'oro rinvenuta nel 1876 a Micene, 1550-1500 a.C.

maschera funeraria d'oro dell'antico faraone egizio Tutankhamon 1332-1323 a.C.
Le maschere fatte con i metalli preziosi venivano usate dagli antichi egizi e da altri popoli come maschere funerarie dei re. Venivano poste sul volto del sovrano prima della cerimonia funebre.


Maschera della tragedia greca, Bronzo.
Le maschere di metallo, in questo caso di bronzo, venivano usate nel teatro greco per identificare i personaggi ma soprattutto per amplificare la voce dell'attore.




Maschera tribale tradizionale, legno.

Si tratta di una maschera usata durante i rituali delle tribù africane; uno strumento attraverso il quale il rituale può svolgersi efficacemente connettendo mondi diversi. Le maschere di legno sono tipiche di queste zone del mondo e spesso sono decorate e abbellite con pigmenti naturali.




Maschera di plastica.

Maschera di gomma.
Al giorno d'oggi la maggior parte delle maschere è fatta con materiali polimerici in quanto riducono i costi di lavorazione e si prestano perfettamente ad ottenere ogni tipo di forma possibile. Con il passare degli anni la maschera ha perso i significati simbolici e religiosi che aveva e al giorno d'oggi, nel mondo occidentale soprattutto, viene usata semplicemente come travestimento per divertirsi e come gioco per i bambini.


Maschera di carta.
 La può costruire chiunque, non costa nulla e può essere molto utile a livello ludico.


Maschera di stoffa.


Maschera di porcellana.
Con questo materiale solitamente vengono fatte le maschere della tradizione veneziana.




Riferimenti sitografici:
www.corriere.it/scienze
http://www.sardolog.com/riso/maschere.htm

sabato 23 novembre 2019

#11_LA TASSONOMIA DELLA COSA

Diventa difficile tracciare una tassonomia della maschera per le evoluzioni formali perché non ci sono state evoluzioni costanti nel tempo ma più che altro forme diverse in base alla tradizione e al contesto geografico di un luogo. Qui di seguito sono riportate in maniera cronologica le principali evoluzioni funzionali e semantiche della maschera, in base al contesto storico-geografico.



#10_I PROVERBI DELLA MASCHERA

Secondo l'esaustiva raccolta dei proverbi italiani di wikipedia, l'unico proverbio che accenna alla maschera è il seguente:


Troppa modestia è orgoglio mascherato.

Il verbo mascherare va inteso come "nascondere", proprio come fa una maschera con il volto di chi la indossa.



Essendo l'elenco dei proverbi quasi del tutto inesistente, si può spostare l'attenzione su citazione e aforismi che riguardano le maschere, campo sicuramente più ampio e ricco di concetti interessanti.

Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti. 
(Luigi Pirandello)

Sappiamo quanto può essere pericolosa una maschera. Tutti diventiamo quello che facciamo finta di essere. 
(Patrik Rothfuss)

Ci guardiamo in volto e abbiamo rapporti reciproci come maschere con maschere, giacché non sappiamo chi siamo; ma come maschere che non conoscono neppure se stesse. (Arthur Schopenhauer)

Per il guerriero della luce non esiste amore impossibile. Egli non si lascia intimidire dal silenzio, dall'indifferenza, o dal rifiuto. Sa che, dietro la maschera di ghiaccio che usano gli uomini, c'è un cuore di fuoco. 
(Paulo Coelho)

No man, for any considerable period, can wear one face to himself and another to the multitude, without finally getting bewildered as to which may be the true. 
(Nathaniel Hawthorne)

Queste sono solo alcune delle innumereveli frasi e citazioni che parlano di maschere e la lista potrebbe continuare all'infinito. La maggior parte di esse prende il concetto di maschera e lo trasporta nella sua accezione di "comportamento"; quando in base alla situazione ci comportiamo in una maniera piuttosto che in un'altra, allora indossiamo metaforicamente una maschera. 


riferimenti sitografici:


venerdì 22 novembre 2019

#9_I NOMI DELLA MASCHERA

Lingue del mondo

Italiano: maschera

Inglese: mask

Francese: masque

Spagnolo: màscara

Portoghese: màscara

Tedesco: maske

Russo:  маскировать [maskirovat']

Cinese:  面膜 [miànmò]

Giapponese: マスク [masuku]


Dialetti italiani

Piemontese: bavera, màscara, mascra

Lombardo: mascra

Veneto: màscara, vòlto, vixàl

Napoletano: farsaru, giangurgulu, mascara

Siciliano: màscara

sabato 16 novembre 2019

#8_LA COSA


Il teatro è uno dei centri fondamentali della vita collettiva della polis greca, nonché un luogo di identità culturale, politica e religiosa. La maschera rappresenta il teatro e il teatro rappresenta la civiltà greca in tutte le sue infinite sfaccettature; questo è il motivo per cui è stata scelta la maschera come oggetto da analizzare e da esplorare. 



Il seguente estratto del testo che parla del teatro greco,  preso dal sito weschool.com, descrive perfettamente l'importanza di questo tipo di arte all'interno della società.

"L’aspetto agonistico che lo spettacolo teatrale assume nella Grecia classica è un elemento essenziale per comprendere l’importanza del ruolo educativo che Atene attribuisce al teatro e che si manifesta soprattutto nella struttura stessa della tragedia: nel confronto tra il protagonista, rappresentante delle istanze, dei desideri e dei problemi del singolo, e il coro, portavoce della collettività della polis e dei suoi valori, si rispecchia l’interrelazione tra individuo e comunità su cui poggia la democrazia ateniese, con la partecipazione diretta del cittadino alla vita politica. È l’attribuzione di questa funzione didattico-politica a fare del teatro ateniese uno spettacolo di stato, promosso e protetto dalla polis, e che coinvolge tutti i cittadini: i più facoltosi hanno il dovere di assumere a turno le spese di allestimento degli spettacoli attraverso la prassi della choregia, mentre per quelli più poveri è la stessa polis a coprire il costo del biglietto, comunque piuttosto modesto." 

mercoledì 13 novembre 2019

#7_IL FILM

Stella, di Michael Cacoyannis, 1955

Il film, ambientato alle pendici dell'Acropoli, nei vicoli storici di uno dei quartieri più affascinanti della città, racconta la storia di una giovane cantante di un nightclub, Stella. Si tratta di una giovane donna fortemente indipendente e la sua personalità la porta ad vere numerose storie ricche di passione ma di breve, brevissima durata. La situazione sembra cambiare quando incontra e si innamora di un giovane calciatore di nome Miltos. A lungo andare però si rende conto di rivolere la sua libertà e decide di non presentarsi in chiesa il giorno del loro matrimonio. Lui, tenendo fede alla minaccia che le aveva fatto, la uccide con una pugnalata perché non si è presentata alla cerimonia.

domenica 10 novembre 2019

#6_IL NOME DEL LUOGO

Etimologia: dal gr. akrópolis, comp. di ákros ‘alto’ e pólis ‘città’.

ACROPOLI: nome che aveva nell'antica Grecia, dove gli abitati erano posti per lo più sopra alture, la parte più eminente della città. In senso più generico, si chiama così la parte alta, difesa da mura, di una città antica, anche fuori del mondo greco.
Def. secondo treccani.it

L'Acropoli è anche conosciuta come Cecropia, in onore del del primo re ateniese, il leggendario uomo-serpente Cecrope.

#5_IL MITO

Secondo la mitologia greca, c'è stata una competizione tra la dea Atena e Poseidone su chi sarebbe diventato il protettore della città. Secondo il mito, Poseidone donò una fontana dalla quale zampillava acqua di mare, mentre Atena offrì un ulivo appena toccò il suolo della roccia sacra dell'Acropoli. Gli abitanti della città scelsero Atena come loro protettrice e così la città prese il nome della dea della saggezza.
Il mito è simbolico ma le due divinità simboleggiano la forza di Atene come città di saggezza e potenza marinara.

Le immagini seguenti raffigurano lo scontro tra le due divinità e l'ulivo sacro donato da Atena. Segue poi il riferimento al sito "atenegrecia" in cui è spiegato il mito.








domenica 3 novembre 2019

#3_UN LIBRO


Questo libro non parla direttamente dell'Acropoli, non la descrive, nè tanto meno racconta una storia ad essa legata. Si tratta di un libro che cerca di raccontare, nell'insieme della loro complessità, le fasi dell'occupazione della Grecia da parte dei fascisti durante la seconda guerra mondiale. Qual è allora il ruolo dell'Acropoli? Come emerge già dal titolo, la figura dell'Acropoli viene utilizzata per rappresentare una Nazione, non solo la città in cui è situata. Scrivere "Camicie nere sull'Acropoli" come titolo è forse il modo più crudo e cinico, anche se non sembrerebbe, per far emergere la brutalità con cui un esercito ha sottomesso e piegato al proprio potere un'intera Nazione. Non a caso, nell'ottobre del 1944, il presidente del Consiglio Georgios Papandreou, a seguito della liberazione della Grecia, visita l'acropoli e si commuove. Non si tratta dunque di un libro dedicato al luogo scelto ma di un'opera che fa riferimento in maniera indiretta ma evidente, all'importanza che che questo luogo ha per tutta la popolazione della Grecia.

sabato 2 novembre 2019

#2_LE COSE

Braciere di argilla, inizio primo sec. A.C.

Riproduzione di una maschera della tragedia greca.

Lampada in bronzo a forma di nave da guerra, fine V sec. A.C.


Servizio di piatti, brocche e bicchieri.

La maggior parte degli oggetti ritrovati è in argilla perché quelli fatti con materiali più preziosi sono stati saccheggiati e gli altri, costituiti da materiali più deperibili, sono andati persi.

Statuette votive in bronzo, fine VI sec. A.C.

Queste offerte venivano fatte per compiacere gli Dei o per ringraziarli di un favore. Dalle dimensioni, dagli animali raffigurati e dal materiale si può risalire al periodo e allo stato economico-sociale del dedicante.

Vortici di fusi di argilla, VI e V sec. A.C.

Si tratta di offerte votive effettuate dalle donne al santuario di Nymphe.

#1_IL LUOGO_Acropoli di Atene


L'Acropoli di Atene è probabilmente la più rappresentativa delle Acropoli greche e si eleva di 156 metri al di sopra della città. Si tratta di un luogo da vedere almeno una volta nella vita per la sua importanza storica e architettonica e dal 1987 fa parte della lista dei patrimoni dell'UNESCO. La salita all'Acropoli, coronata dall'inconfondibile Partenone, aprirà la strada verso una storia di cultura e potenza senza eguali.


37.971486, 23.726616